Esibizioni 2020

I due scultori presenti nella mostra I Will Come out Again, Bruno Walpoth e Alex Rane, sono d’accordo nell’affermare di essere in grado, attraverso la loro arte, di far trasparire le proprie energie, le storie, la spiritualità e, infine, loro stessi. Entrambi gli artisti si riversano nelle proprie opere: che sia un momento solitario o una vita intensa fatta di esperienze ed emozioni, sono loro stessi all’interno di queste sculture. Siamo infine noi, gli osservatori, che permettiamo agli artisti di emergere nel momento in cui interagiamo con le loro opere: quando riconosciamo in esse noi stessi, le nostre emozioni e storie, consentiamo a questi due artisti di “ri-uscire”.

I Will Come out Again, presenta due artisti figurativi contemporanei che scolpiscono la materia grezza. Le sculture di Walpoth, principalmente in legno, sono statiche e remote ma il loro carisma ci fa venire voglia di conoscerle, di sapere cosa stanno pensando; è la loro immobilità ad attrarci. Le sculture in marmo di Rane posano espressivamente; i corpi curvi e i capi inclinati esprimono apertamente una vasta gamma di emozioni.

Gli artisti condividono il desiderio che la loro arte sia più della scultura finale stessa. Dichiara Rane: “L’obiettivo non è la perfezione, piuttosto un tentativo di trarre significato dal mondo”. Walpoth fa eco a questo sentimento: “Non voglio ritrarre un preciso individuo, ma raffigurare una persona indistinta”.

Un’ulteriore comunanza tra gli artisti si trova nella convinzione intrinseca di riversare sé stessi all’interno delle proprie opere. Come afferma Walpoth, ed è un’idea condivisa anche da Rane: “Ho l’impressione che più tempo io dedichi alla scultura, più energia la pervada”. È precisamente questa energia degli artisti, insieme all’interazione dell’osservatore, che permette agli stessi di “uscire di nuovo”.